Nome principio attivo: LEVODROPROPIZINA
SOP, medicinale non soggetto a prescrizione medica, per le formulazioni in sciroppo; RR,
farmaco soggetto a prescrizione medica, con ricetta ripetibile, per le gocce.
Farmaco di classe A31, a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale con nota 31 (Classe A:
limitatamente all’indicazione: “Tosse nella tubercolosi polmonare attiva e nelle neoplasie
Formulazioni A che cosa serve
La levodropropizina è dotata di attività antitussiva, prevalentemente di tipo periferico a livello
tracheobronchiale, associata ad attività antiallergica e antibroncospastica; inoltre, nell’animale,
esplica un’azione anestetica locale. Nell’uomo non deprime né la funzione respiratoria né la
Per tali effetti farmacologici, il prodotto è indicato nella terapia sintomatica della tosse di varia
Quanto ne serve
Negli adulti si somministrano 10 ml di sciroppo fino a 3 volte al giorno a intervalli di almeno 6
ore. Nei bambini di peso compreso tra 10 e 20 kg, la posologia è di 3 ml di sciroppo 3 volte al
giorno, mentre in quelli di 20-30 kg è di 5 ml di sciroppo 3 volte al giorno.
Per le gocce, la posologia negli adulti è di 20 gocce (corrispondenti a 60 mg) fino a 3 volte al
giorno a intervalli di almeno 6 ore, a meno di diversa prescrizione da parte del medico.
Nei bambini si consigliano fino a 3 somministrazioni giornaliere distanziate di almeno 6 ore e
una dose singola calcolata in base al peso corporeo (vedi tabella riassuntiva).
Tabella riassuntiva: dose corretta di levodropropizina gocce e numero di somministrazioni in
A giudizio del medico, i dosaggi sopra riportati per la soluzione orale possono essere
raddoppiati, senza comunque superare un massimo di 20 gocce 3 volte al giorno.
Precauzioni per l’uso
L’osservazione che i profili farmacocinetici della levodropropizina non sono marcatamente
alterati nell’anziano suggerisce che correzioni di dose o modifiche degli intervalli tra le
somministrazioni possono non essere richiesti nella terza età. In ogni caso, alla luce
dell’evidenza che nell’anziano la sensibilità a vari farmaci è alterata, si consiglia speciale
cautela quando la levodropropizina è somministrata a pazienti anziani.
L’effetto della somministrazione del prodotto a bambini sotto i 24 mesi di età non è stato
pienamente studiato e in ogni caso il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti di
Il farmaco deve essere impiegato con cautela nei pazienti con insufficienza renale grave
(clearance della creatinina <35 ml/min).
Si consiglia di usare cautela anche in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in
Come e quando si prende
Le confezioni dello sciroppo e della soluzione per via orale contengono un misurino dosatore
per facilitare la somministrazione del prodotto in relazione al peso corporeo.
Le gocce della soluzione orale devono essere preferibilmente diluite in mezzo bicchiere
Il trattamento dovrebbe essere continuato fino alla scomparsa della tosse o secondo la
prescrizione del medico. Tuttavia, se dopo due settimane di terapia la tosse dovesse ancora
essere presente, è consigliabile interrompere il trattamento e chiedere consiglio al medico.
Infatti, la tosse è un sintomo e dovrebbe essere studiata e trattata la patologia che la causa.
Effetti indesiderati
La levodropropizina è un farmaco generalmente ben tollerato e la comparsa di effetti
indesiderati è un evento molto raro. Basandosi sulla stima di pazienti esposti a
levodropropizina derivata dal numero di confezioni vendute e considerando il numero di
segnalazioni spontanee, meno di un paziente ogni 500.000 ha manifestato reazioni avverse. La
maggior parte di queste reazioni non è grave e i sintomi si sono risolti con la sospensione della
terapia e, in alcuni casi, con trattamento farmacologico specifico.
Le reazioni avverse riscontrate, tutte molto rare (incidenza <1/10.000) sono a carico di:
cute e annessi: orticaria, eritema, esantema, prurito, angioedema. È stato segnalato un
singolo caso di epidermolisi con esito fatale;
sistema digestivo: dolore gastrico e addominale, nausea, vomito, diarrea. Sono stati
riportati due casi singoli rispettivamente di glossite e stomatite aftosa. Sono stati
segnalati un caso di epatite colestatica e un caso di coma ipoglicemico in una paziente
anziana trattata concomitantemente con ipoglicemizzanti orali;
condizioni generali: reazioni allergiche e anafilattoidi, malessere generale. Sono stati
riportati casi singoli rispettivamente di edema generalizzato, sincope e astenia;
sistema nervoso: capogiro, vertigini, tremori, parestesia. È stato riportato un singolo
caso di convulsione tonico-clonica e un caso di attacco di piccolo male;
sistema cardiovascolare: palpitazioni, tachicardia, ipotensione. È stato riportato un caso
di aritmia cardiaca (bigeminismo atriale);
disordini psichiatrici: nervosismo, sonnolenza, senso di depersonalizzazione;
sistema respiratorio: dispnea, tosse, edema del tratto respiratorio;
sistema muscolo-scheletrico: astenia e debolezza degli arti inferiori;
apparato visivo: sono stati riportati pochi casi di edema palpebrale, la maggior parte dei
quali da riferirsi a edema angioneurotico, considerando la presenza concomitante di
orticaria. Sono stati riportati un caso singolo di midriasi e un caso di perdita della
capacità visiva bilaterale. In entrambi la reazione si è risolta dopo la sospensione del
È stato segnalato un singolo caso di sonnolenza, ipotonia e vomito in un neonato dopo
assunzione di levodropropizina da parte della madre nutrice. I sintomi sono comparsi dopo la
poppata e si sono risolti spontaneamente sospendendo per alcune poppate l’allattamento al
Avvertenze speciali
I farmaci antitosse sono sintomatici e devono essere usati solo in attesa della diagnosi della
causa scatenante e/o dell’effetto della terapia della patologia sottostante.
Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare e/o sull’uso di macchinari. Tuttavia,
poiché il prodotto può, anche se raramente, causare sonnolenza, deve essere usato con
cautela nei pazienti che intendono condurre veicoli o manovrare macchinari, informandoli di
Le formulazioni in sciroppo non influiscono su diete ipocaloriche o controllate e possono essere
somministrate anche a pazienti diabetici.
Controindicazioni
Il prodotto è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli
La somministrazione del farmaco deve essere evitata nei pazienti con ipersecrezione bronchiale
e con ridotta funzione mucociliare (sindrome di Kartagener, discinesia ciliare).
Gli studi su teratogenesi, riproduzione e fertilità, così come quelli peri- e postnatali, non hanno
rilevato effetti tossici specifici. Tuttavia, poiché negli studi tossicologici sull’animale alla dose di
24 mg/kg si è osservato un lieve ritardo nell’aumento di peso corporeo e nella crescita del
prodotto del concepimento e poiché la levodropropizina è in grado di superare la barriera
placentare nel ratto, l’uso del farmaco è controindicato nelle donne che intendono instaurare o
sono già in gravidanza. Gli studi sul ratto indicano che il farmaco si ritrova nel latte materno
fino a 8 ore dopo la somministrazione: pertanto, è controindicato durante l’allattamento.
Associazioni presenti in commercio
Non sono presenti in commercio associazioni di levodropropizina con altri principi attivi.
Interazioni con principi attivi
Gli studi di farmacologia animale hanno dimostrato che la levodropropizina non potenzia
l’effetto farmacologico di sostanze attive sul sistema nervoso centrale quali benzodiazepine,
Nell’animale la levodropropizina non modifica l’attività di anticoagulanti orali quali il warfarin e
neppure interferisce sull’azione ipoglicemizzante dell’insulina.
Negli studi di farmacologia umana, l’associazione con benzodiazepine non modifica il quadro
EEG. È necessario tuttavia usare cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci
sedativi in individui particolarmente sensibili.
Dagli studi clinici non risulta alcuna interazione della levodropropizina con farmaci impiegati
per il trattamento di patologie broncopolmonari quali beta2-agonisti, metilxantine e derivati, corticosteroidi, antibiotici, mucoregolatori e antistaminici.
Interazioni con eccipienti
Il medicinale contiene metile para-idrossibenzoato e propile para-idrossibenzoato, noti per la
possibilità di causare orticaria. In generale, i para-idrossibenzoati possono causare reazioni
ritardate, come la dermatite da contatto, e raramente reazioni immediate con manifestazione
Interazioni con alimenti
In assenza di informazioni sull’effetto del cibo sull’assorbimento, è consigliabile assumere il
Effetto sui parametri clinici
Non sono noti effetti del prodotto sui parametri clinici.
Modélisation de la Leucémie Myéloïde Chronique WORKSHOP « Haematopoiesis and its Disorders. Modelling, Experimental and Clinical Approaches » March 20-21, 2008, in Paris Comité d'Organisation / Organizing Committee Mostafa Adimy (INRIA Futurs Bordeaux), Jean Clairambault (INRIA Rocquencourt), Fabien Crauste (CNRS Université Lyon 1), Jean-Pierre Marie (Hôtel Dieu Paris)